
Operazione Tiger: il D-Day fallito
Lo sbarco in Normandia richiese enormi sforzi da parte degli Alleati. Le truppe anglo-americane dovettero compiere numerose esercitazioni e studiare la natura del terreno in cui avrebbero combattuto. Il D-Day però è stato soltanto il finale di un lungo percorso di preparazione portato avanti nel sud dell'Inghilterra, nel Devonshire. Nell'aprile del 1944 i residenti nei pressi di Slapton, Torcross, Blackawton, Strete e East Allington, furono evacuati per dare totale margine d'azione alle truppe.
Partì così una grande esercitazione denominata Operazione Tiger che impegnò quasi 30mila soldati. Al largo della costa la Marina Inglese era posizionata a difesa dell'operazione. Eisenhower volle riprodurre tutte le condizioni ambientali del futuro D-Day e comandò che venissero sparati dei colpi dall'incrociatore HMS Hawkins. A causa di errori organizzativi, il 27 aprile alcuni uomini furono uccisi dal fuoco amico dei Marines inglesi.
Ma le perdite più pesanti si ebbero in occasione di un attacco tedesco. Il 28 aprile, infatti, degli S-Boat della Kriegsmarine riuscirono a superare le vedette e iniziarono un assalto rapido alle imbarcazioni americane. Due navi degli Alleati furono affondate a causa del lancio di siluri, un'altra giunse a riva in fiamme (la quarta, invece, fu colpita dal fuoco amico).
Secondo alcune testimonianze, la baia di Lyme si riempì di cadaveri. Si stima che il totale delle vittime sia stato di 740, a cui vanno aggiunti circa 200 feriti. Nel complesso l'Operazione Tiger è stata un fallimento, ma vista in prospettiva ha garantito un'adeguata preparazione per il decisivo sbarco in Normandia che avrebbe cambiato le sorti della Seconda Guerra Mondiale.
Su Alpha59 dedicheremo uno speciale a questo importante episodio storico. Martedì 15 ottobre non perdetevi in prima tv Operazione Tiger: il D-Day fallito. Dove? Sul canale 59!